Capitolo 112
Rimango lì per ben dieci minuti in perfetto comfort, lasciando che la mia mente vada dove vuole, passandomi le dita tra i capelli e desiderando una spazzola adeguata invece dei miseri pettinini che l'Accademia fornisce ai suoi ragazzi, che a quanto pare non hanno realmente bisogno di cure per i capelli.
Mi chiedo passivamente se ci sia un modo per requisire una spazzola adatta quando all'improvviso suona il campanello del montacarichi. Impaziente, un po' eccitato, salto su e mi precipito verso di essa, felice quando apro la porta e trovo un piccolo pranzo impiattato ad aspettarmi: solo un panino e un bicchiere di succo di mela, ma comunque.
Voglio dire, non è una barretta energetica, giusto?