Capitolo 36
Sorrido mentre cammino, però, perché sembra un po' figo e inquietante, come correre attraverso una nuvola. Ora che ho raggiunto la cima dell'ultima collina, inizio a non vedere l'ora di fare colazione, chiedendomi se Jesse cadrà a faccia in giù nelle sue uova come faceva quando eravamo preadolescenti e stava attraversando un periodo di crescita. Dio, si addormentava nei momenti più folli, il suo corpo si prendeva tutto il riposo di cui aveva bisogno quando ne aveva bisogno. Una volta si è addormentato a metà conversazione a tavola, la sua guancia cadeva dritta nel suo purè di patate.
Avevamo riso tutti e zio Roger lo aveva preso in braccio per portarlo a letto, ma
Rallento, bruscamente, quando vedo una figura scura formarsi nella nebbia davanti a me. Ha la testa abbassata mentre le sue braccia pompano – sta correndo anche lui –