Capitolo 41
Jesse e io prepariamo silenziosamente i nostri zaini per la mezz'ora successiva mentre Rafe si arrabbia con i tenenti, insistendo perché gli venga concesso di trasferirsi nella mia squadra o io nella sua. Jesse mi fa una smorfia, scuotendo la testa per farmi sapere che non pensa che funzionerà.
Sospiro e alzo gli occhi al cielo verso mio cugino, comunicandogli che non voglio nemmeno che funzioni. Voglio dire, sarebbe diverso se mi mandassero nella foresta con Jackson, ma non è così. Per quanto ne so? Nessuno nel mio piccolo team di cinque persone mi vuole morto.
Alla fine viene chiamato il capitano, che ha circa quattro parole da dire a Rafe prima che mio fratello si accigli e torni a grandi passi alle nostre cuccette, afferrando Luca lungo il cammino e trascinandolo con noi.
"Tu," sbotta Rafe, spingendo Luca a fermarsi barcollando davanti alle nostre cuccette. "Sei responsabile per lui." Punta un dito dritto verso la mia faccia, con gli occhi ancora puntati su Luca. "Se Ari muore, muori anche tu. Se si taglia con la carta, ti tagli anche tu. Sono stato perfettamente chiaro?"
"Cavolo," dice Luca, guardando Rafe con sorpresa e un po' di disgusto mentre si passa una mano tra i capelli arruffati. "Messaggio ricevuto , vostra altezza. L'avrei fatto comunque, va bene? Siamo amici."