Capitolo 34
Mi mordo il labbro, sperando con tutto il cuore di essere smistato nel percorso di spionaggio. Perché, anche se non sono chiaramente un guerriero, non ho la forza bruta per farlo, le ore spese a imparare come spiare, o a creare veleni, o a diventare un tiratore scelto esperto, o un maestro di qualsiasi varietà di armi minuscole e oscure?
Accidenti, ma sembra proprio... tutto ciò che ho sempre voluto fare e che non sapevo nemmeno fosse possibile.
" Ben fatto, Gamberetto!" dice una voce forte, e io sussulto un po' quando un braccio mi scivola intorno alla spalla, stringendomi mentre Luca si siede accanto a me. Spesso è un quinto ai nostri pasti, o almeno passa una volta al giorno per salutarci. E mentre il mio lupo gira in cerchi ansiosi ed eccitati non appena il suo profumo di agrumi estivi ci colpisce il naso, io stringo i denti per la frustrazione..
Perché ogni volta che Luca è qui? Si concentra su di me, mi prende in giro e lascia cadere piccoli accenni su cose che sa. E giuro su Dio, uno di questi giorni e scoprirò cosa non riesco a credere che non abbia già il senso uscirà dalla sua piccola nebbia–
Che Luca è qui per vedere me, e solo me, anche se non sa esattamente cosa lo spinge a sedersi a questo tavolo.