Capitolo 78
Inclino la testa di lato, chiedendomi cosa potrebbe essere, ma poi l'odore mi colpisce le narici e gemo, allungando immediatamente la mano verso il vassoio coperto che ora realizzo contenere una cena deliziosa, ma Rafe ride e mi allontana la mano. "È troppo pesante per te", dice, sorridendomi allegramente e sollevando l'intero vassoio d'argento con le sue grandi mani, bilanciandolo con attenzione mentre si muove intorno a me. "Prendi i drink".
Mi acciglio un po' mentre il cibo si allontana e il mio stomaco brontola - non mi ero accorto di essere affamato. Ma afferro allegramente la brocca di peltro e le piccole tazze di metallo che la accompagnano, sorpreso nel vedere che sono cinque, non tre, come mi sarei aspettato.
Considerando ancora lo strano numero, mi avvicino alla zona del divano giusto in tempo per vedere Rafe sollevare la copertina dal vassoio. "Cinque!" dico, scivolando sullo schienale del divano in modo da sedermi accanto a Luca, sporgendomi in avanti con interesse. "Come facevano a saperlo - voglio dire, Luca è appena arrivato -"
"Ho lasciato un biglietto," dice Ben, alzando lo sguardo verso di me e scrollando le spalle. "Ho chiesto loro di mandare qui il mio, per favore. Non pensavo che ti sarebbe dispiaciuto. Immagino che Luca abbia fatto lo stesso."
"A chi importa", mormora Jesse, allungando avidamente la mano verso un piatto e un set di posate arrotolate in un tovagliolo bianco. "Sul serio, perché stiamo ancora parlando? State tutti zitti e mangiate".