Capitolo 59
Jackson si avvia verso di esso, ma Rafe gli lancia una mano. "Non ci credo," dice, scuotendo la testa. "Puoi"
"Rafe," interrompe Jesse, fissando mio fratello con un'espressione scioccata e un po' inorridita, "zia Ella ti ha cresciuto meglio di così."
Gli occhi di Rafe si spalancano per la sorpresa e la vergogna, ma Jesse lo ignora e rivolge un caldo sorriso a Jackson. "Per favore", dice, annuendo verso la sedia vuota. "Fai colazione con noi. Io sono Jesse."
Jackson esita ancora un secondo, poi posa il vassoio e si siede, presentandosi e stringendo la mano a Jesse. Jesse ora fa una specie di farsa, presentando Jackson al tavolo anche se siamo tutti ben consapevoli di chi è, specialmente Rafe, che mi lancia di nuovo un'occhiata fulminante mentre borbotta un amaro ciao.
Ma io mi limito a scrollare le spalle verso mio fratello, che ha chiaramente capito che dietro a tutto questo ci sono io, ma non ha ancora capito perché. So che gli devo una spiegazione, ma... beh, non c'è proprio tempo per questo adesso, vero?