Capitolo 309
Lui mi fa un cenno di assenso e usciamo dalla stanza.
Accompagno Jackson a qualche porta di distanza dallo studio di papà. Non il suo ufficio, dove fa tutto il suo grosso lavoro, ma una stanza tranquilla dove va a rilassarsi e pensare, o a fare piccole chiacchiere intime con i suoi più stretti consiglieri, o con la mamma, o con Rafe, o con me. O con Markie e June ora, suppongo, ora che sono tutti cresciuti anche loro.
Non posso fare a meno di sorridere quando Jackson entra nella stanza come se fosse il suo padrone, come se ci fosse stato mille volte. Non è che sia presuntuoso, a Jackson non importa guardarsi intorno e ammirare l'arredamento o i libri di papà. Gli importa solo di me, questa stanza potrebbe essere piena di spazzatura, per quanto ne noterebbe. Jackson si sposta immediatamente verso il sedile della finestra, sedendosi e aprendo le braccia, un chiaro invito per me ad avvicinarmi.