Capitolo 243
"Ti copriamo le spalle, Ariel," mormora Rafe, dandomi una pacca sul ginocchio. E poi passiamo le ore successive a parlare piano, lasciando vagare i pensieri, nessuno di noi fa davvero la mossa di andare a letto. Invece, lentamente - forse simultaneamente - ci addormentiamo tutti rannicchiati uno accanto all'altro come facevamo da bambini. Un mucchio di cuccioli, la chiamava la mamma.
E penso a questo, a mia madre, alla mia famiglia, e a quanto amo il loro intenso calore mentre mi addormento accanto ai miei due migliori amici.
Perché domani potrò vederli tutti quanti.