Capitolo 320
La velocità delle mie mani accelerò mentre ci pensavo. Ogni grido di dolore, ogni grugnito di determinazione, ogni sbuffo di rifiuto che usciva dalle sue labbra, mentre prendevo ciò che volevo, senza fare domande o acconsentire.
Le mie gambe tremavano leggermente mentre continuavo a darmi piacere, lei era mia, con tutto il cuore mia, che lo ammettesse o no, e lo sarebbe sempre stata, poteva arrivare fino ai confini del mondo e nonostante ciò, sarebbe rimasta legata a me. Mi appoggiai alla scrivania di fronte a me, trovando un ritmo irregolare nei miei gesti mentre mi masturbavo sui ricordi di lei.
Alla fine mi sono lasciato andare, spruzzando il mio sperma dappertutto nell'ufficio in cui mi trovavo e anche sulla mia mano.