Capitolo 9
"Non sono il tuo compagno!" Mi limitai a lanciargli un'occhiata furibonda, gli studenti che lo guardavano ancora una volta sussultarono, mentre il re sospirò semplicemente, prima che si potesse fare altro la sua mano si alzò con tanta noncuranza che era quasi inquietante e mi schiaffeggiò forte sulla guancia. La mia testa si girò di lato per la forza e la mia mano si alzò per coprirla mentre i miei occhi si spalancavano e lo guardavano scioccati.
"Imparerai abbastanza presto, ora vieni!" Mi tese la mano come se non avesse fatto nulla di sbagliato, ma io lo fissai semplicemente, non c'era modo all'inferno che io andassi con lui di mia spontanea volontà.
Frustrato dalle mie azioni , ringhiò afferrandomi gli avambracci nudi e mi tirò in piedi, quando sussultai per il dolore che mi procuravano le sue dita, i suoi occhi si indurirono. Mi forzò il braccio e lo guardò. Eccole lì, le parole curative che saranno per sempre segnate sulla mia pelle. Le parole stesse erano rozze e ruvide ora, e una grande tonalità viola scuro le circondava, decorando le parole come una scritta a bolle, stava guarendo, ma dopo l'ultima settimana direi che sembra più disgustoso di quando è stato fatto per la prima volta.
I miei occhi incontrarono lentamente il re mentre lui passava bruscamente le dita sulla ferita, piccole scosse elettriche iniziarono a spararsi su e giù per il mio braccio, partendo dalla punta della sua mano, ma il dolore per lui che faceva questo le superava. "Chiunque abbia fatto questo pagherà con la vita, mia regina." I suoi occhi si fissarono nei miei, pieni di aggressività mentre studiava il mio viso.
Il re non distolse lo sguardo una volta, io d'altra parte guardai ovunque ma, i miei occhi incontrarono i nostri principi, la paura era incisa sul suo viso mentre lo guardavo, mi stava supplicando silenziosamente di non dire nulla, sospirai, realizzando che anche se fossi riuscita a pareggiare i conti, il re avrebbe fatto qualcosa che volevo davvero fare, e semplicemente non potevamo permetterlo.