Capitolo 8
Punto di vista di Dylan.
Feci un piccolo passo indietro, facendo uscire un piccolo ringhio dal petto del re. Feci un altro passo indietro e lui si fermò di colpo fissando la mia forma. I suoi occhi mi scrutarono su e giù per il corpo, atterrando sulle mie braccia nude, aggrottò la fronte alla mia uniforme, poi si voltò verso il nostro preside per dire qualcosa. Non sentii cosa disse, ma sfruttai la sua distrazione come un'opportunità per correre.
Mi girai rapidamente sui tacchi e iniziai a correre lungo il corridoio. Un altro forte ringhio attraversò la scuola, così tanto che si potevano quasi sentire gli armadietti tremare. L'unica cosa che mi attraversava era la paura. Corsi dritto alla finestra e cominciai rapidamente a armeggiare con la serratura, aprii la finestra e feci per saltare fuori, incerto su dove sarei andato o se sarei sopravvissuto alla caduta, tuttavia il mio piede fu preso da due degli uomini del re, sbattei la parte anteriore sul pavimento e le mie mani schiaffeggiarono le piastrelle di legno mentre cadevo, lasciandomi sfuggire un sonoro "Ooof", e mi trascinarono per le caviglie nella sala piena di studenti e mi gettarono ai piedi del re.
"Forse potremmo parlarne nel mio ufficio, suo nonno..." Scossi la testa in direzione del preside prima di alzarmi, guardandomi intorno per trovare una via di fuga.
"Non sto discutendo di niente, lasciami andare!" Un forte ringhio risuonò di nuovo mentre mi dimenavo e urlavo nella presa del secondo uomo che mi afferrava saldamente le braccia.