Capitolo 153
Poi ho ripreso a correre verso la pistola.
Ero senza fiato, un sordo pizzicore si stava insinuando nel mio sopracciglio e tutto il mio corpo tremava per la paura, ma ho comunque allungato la mano verso l'arma. Sono tornato di corsa dal lupo che ancora rotolava tenendosi il suo pene, ora molto probabilmente pulsante, e gliel'ho puntato in faccia, lui ha girato la gamba, usandola per farmi cadere completamente, si vedeva però che stava ancora soffrendo.
Lo colpii di nuovo alla testa, questa volta con il manico della pistola, e gli premetti la canna direttamente nell'occhio, cosa che lo fece ridere.