Capitolo 143
Non mi piaceva il suo piano. In effetti, era a malapena un piano. Era mal pensato e mal eseguito, non avevo idea di come avrebbe potuto affrontare il re se ne avesse avuto bisogno, ma aveva ragione, se non avessi colto questa opportunità sarei rimasto intrappolato con il re per sempre.
"Tutto questo non ha importanza se non riusciamo a toglierle le manette." Nick aveva ragione, guardai Adrian che stava facendo del suo meglio per pensare a qualcosa in fretta, ma si vedeva chiaramente che non ci capiva niente.
"Ok..." sussurrai, mentre mi asciugavo goffamente gli occhi con il dorso della mano ammanettata. Entrambi i ragazzi mi guardarono, mentre Adrian sorrise alla mia condiscendenza, ma lui era in preda al panico, i suoi occhi erano fissi sulle manette e un'espressione accigliata prese il sopravvento sui suoi lineamenti. Dovevo darmi una mossa e dovevo iniziare ad aiutarmi. Poiché Adrian aveva ragione, dovevo allontanarmi dal re. "Allora, qual è esattamente il tuo piano?" chiesi nervosamente, non ero del tutto sicuro che sarei stato contento della risposta di Adrian.