Capitolo 679
Nella stanza dietro di me risuona il silenzio, ma tengo gli occhi fissi sui Capitani.
Si raddrizza e mi guarda di nuovo sorpreso.
Se devo essere sincero, credo che si aspettasse un crollo nervoso, che protestassi, urlassi e pretendessi una riconsiderazione. In breve, credo - francamente - che si aspettasse che mi comportassi come una ragazzina viziata.