Capitolo 403
"Cosa, sei scappato di nascosto? Non gliel'hai... detto?" chiede Jesse, il suo cipiglio si fa più profondo nella sua confusione.
"Cosa volevi che facessi," chiede Daphne, rivolgendogli un sorriso sincero, "bussare alle porte delle camere da letto e svegliare tutti solo per dire loro che me ne vado? È molto presto, Jesse, anche se tieni l'orario dei bambini psicotici."
"No, sicuramente non voglio che tu... bussi alle porte..." mormora Jesse, studiandola per un momento mentre elabora le sottili informazioni sulle porte chiuse e sulle sistemazioni per dormire a Palazzo la notte scorsa. Poi si sforza di combattere un sorrisetto compiaciuto e gira il viso dall'altra parte, sollevando il mento verso il taxi e ricominciando a dirigersi verso di esso. Daphne lo segue, reprimendo il suo sorriso.