Capitolo 120
Il tempo trascorso all'Accademia ci presenta dei piccoli schemi graziosi, e Rafe, Jesse e io ci cadiamo dentro con gratitudine. Perché la vita? È frenetica. Ogni mattina Jesse mi sveglia presto, facendomi andare a correre con lui prima ancora di andare a colazione. Mi godrei di più questi momenti con il mio cugino preferito se non fossi così dannatamente stanco ogni giorno.
" Possiamo avere una macchina per il caffè nella suite?" ansimo, il mio respiro che si solleva in piccole nuvole nell'aria umida e nebbiosa. "Non posso andare a correre senza l'aiuto della caffeina."
" Dai, Scrimpy!" ride Jesse, accelerando e dandomi una pacca sulla spalla mentre si fa avanti, obbligandomi a stargli dietro. "Lascia che sia la tua voglia di vivere a svegliarti la mattina! Non la caffeina!"
" La vita sarebbe molto più frizzante con un po' di espresso", ringhio, sospirando e accelerando per tenere il passo. "Con una porzione di biscotti!"
Dopo la nostra corsa, ci vestiamo in fretta e andiamo a fare colazione con il nostro gruppo. Luca, con mio disappunto e angoscia, continua a escludermi. Si siede con me a ogni pasto e a cena scherza con me e il resto del gruppo come se nulla fosse cambiato . Ma non cerca mai di prendermi da parte, di ritagliarsi un momento per parlare di ciò che è successo tra noi nella foresta di betulle.