Capitolo 47
"Sai che possiamo eliminarla dall'equazione, e tu non potresti farci niente", disse Arthur, con voce bassa e ferma. Guardò Liam senza battere ciglio, assicurandosi di non aver perso il significato delle sue parole, delle sue intenzioni.
La mia gola cominciò a chiudersi come se le sue parole mi stessero soffocando fisicamente. Portai la mano al collo, stringendola come se stessi cercando di strappare la mano di Arthur dal mio collo, ma ovviamente nessuno mi stava trattenendo.
Avevo bisogno di respirare, avevo bisogno di calmarmi. Tutto sarebbe andato bene. Ma ovviamente non ci credevo. Arthur aveva appena minacciato la mia vita. E non si era nemmeno preoccupato di guardare nella mia direzione. Ero solo una pedina in un gioco di potere che stava facendo contro Liam. Ovviamente, non gli importava come fossero andate a finire le sue parole.