Capitolo 361
Punto di vista di Carlos.
Tortura... tutte le torture isolate che avevo sopportato negli ultimi tre anni non erano state nulla in confronto all'agonia che aveva travolto tutto il mio corpo mentre giacevo sul pavimento della camera da letto di Lorelli.
"Mi dispiace... mi dispiace. Ma sei mia, sei mia. E ci ho provato per anni, starai bene, lo sai?!" Lorellia continuava a urlarmi le stesse due frasi più e più volte mentre io ruggivo di dolore. Mi ha morso... mi aveva davvero morso, e l'aveva fatto senza il mio permesso, dio, ero un tizio morto, tutti sanno che il morso non accettato di un compagno era una condanna a morte. "Mi dispiace... mi dispiace."