Capitolo 53
Aleric non sembrò rassicurato dalla mia risposta, ma mi lasciò andare lo stesso, e tornammo tutti e due verso Thea che, in modo ridicolo, fingeva di essere spaventata.
Mi feci beffe del suo aspetto, suscitando grande curiosità tra i guerrieri che mi stavano intorno.
Aleric mi ignorò e si avvicinò a lei, accovacciandosi in modo che fossero al livello dei loro occhi. E anche se in quel momento sentivo più di ogni altra cosa l'impulso di uccidere Thea, non potei fare a meno di sentire un'ondata di angoscia risuonare dentro di me nel vederli di nuovo così vicini. Sapevo che non era minimamente la stessa cosa del passato e che non avrei dovuto più preoccuparmene, ma la reazione fu involontaria. Era solo altro carburante per il dolore che stavo covando dentro. "Il tuo nome è Thea, giusto?" chiese Aleric.