Capitolo 48 “Mettiti in ginocchio.”
Julian si appoggia al mio corpo, appoggiando la mano sul muro accanto alla mia testa. Alzo gli occhi, osservando intensamente il suo viso.
" Cosa stai facendo?" insisto, chiedendo lentamente.
Ma lui non dice niente, preme solo il ginocchio tra le mie cosce, costringendole a fare spazio per farlo entrare tra loro. Il mio battito cardiaco aumenta, diventando così veloce che sta per squarciarmi il petto. È stato distante tutto il giorno. So che la chiamata di mio padre lo ha sconvolto profondamente e gli ho dato lo spazio di cui ha bisogno. Ma il modo in cui mi guarda ora, facendo scivolare una mano lungo il mio fianco, mentre è ancora appoggiato al muro, mi annoda davvero la mente.