Capitolo 50 JULIAN ADAMS (POV)
" Diverso perché? Perché sai il mio nome?" Sferro un colpo deciso sul sacco da boxe.
- "Perché sono il tuo vicino, il tuo dipendente?" Do un altro pugno forte e i miei muscoli si contraggono, implorandomi di smetterla di torturarli.
Il suono vuoto e confortante raggiunge le mie orecchie, uno dopo l'altro. Forte. Potente. E collego una sequenza ancora più veloce, sentendo le mie mani pulsare dentro i guanti. Ma non mi fermerò... Non posso fermarmi. È l'unico modo per schiarirmi le idee, per calmare i nervi, per gestire questa ansia che mi consuma il corpo.