Capitolo 148 - Non ti perdonerò.
Le bugie danzano con il mio dolore, insieme ai frammenti di cose che si sono rotte dentro di me.
Sono distrutto...
Ma questa volta voglio tagliare quelli che mi hanno lasciato così. Quando mi fermo accanto alla signora Smith, lei tossisce - no, finge di tossire. Afferro forte la borsa, incrociando i suoi occhi, che diventano confusi quando incontrano la mia espressione che, ne sono certa, non è delle migliori. "Tesoro-"
"Stronzate." La interrompo, con voce tremolante e forte, attirando gli sguardi di tutti quelli che mi circondano, in particolare quelli di Eric, che si spalancano per la sorpresa genuina. "Vuole saperlo, signora Smith? Mi chiedevo con chi Eric stesse prendendo in giro questo povero personaggio... Ma ora vedo che c'è qualcuno molto peggio di lui... ed è abbastanza scioccante." "Angelee, tesoro-"
"Non chiamarmi tesoro!" ribattei più forte, alzando la mano per interromperla. "In realtà, non chiamarmi per nome... mi fai schifo."