Capitolo 103 - Serata tra ragazzi
Non appena arrivo al mio appartamento, mi sento come se fossi stata colpita allo stomaco. Ho ripreso gli abiti che indossavo la sera prima di andarmene da qui, ma ora, con i capelli bagnati e il viso arrossato, mi imbatto nella persona che meno vorrei incontrare in questo momento: mio padre. È seduto sul divano, indossa il pigiama che rivela i muscoli forti delle sue braccia.
Mi guarda dopo aver posato la tazza. Non c'è sorpresa sul suo viso... in effetti, non c'è alcuna espressione. Rabbrividisco ed entro con le spalle avvizzite. Onestamente, la mia faccia brucia così tanto che non mi sorprenderei se prendesse fuoco.
"Ho fatto il caffè." Dice, volgendo di nuovo lo sguardo alla TV, guardando qualcosa che non mi interessa davvero. Sembra un po' distante, e questo mi fa sprofondare il petto in una dolorosa tristezza. "Com'è andata la serata?"
Mi fermo accanto al divano, guardandolo con un'espressione colpevole. Incrocio le braccia, guardo lo schermo, fingendo di essere interessata alle notizie in TV. "Fantastico."
È tutto quello che dico, e lui borbotta qualcosa, sorseggiando il suo caffè senza staccare gli occhi dalle azioni di una società che sembra essere crollata drasticamente dopo uno scandalo. In qualche modo, penso che dovrei prestare attenzione, ma non ci riesco perché mi sento troppo in colpa. Almeno papà sembra davvero interessato a ciò che sente.