Capitolo 68 Non mi impressiona, signor Valentino
Chiuse gli occhi, lasciando scorrere l'acqua su di lei, ma la sua mente si rifiutò di lasciar andare le immagini. Le mani di Alessandro sul suo corpo, le sue labbra sulla sua pelle, il modo in cui sussurrò il suo nome con tanta intensità quando il suo cazzo mostruoso era dentro di lei, che la stirava dolorosamente e non smetteva mai di pompare bruscamente nella sua fica viscida. Si morse il labbro, fermando un gemito che stava per uscire rumorosamente, estremamente combattuta tra frustrazione e desiderio. L'acqua forse non l'aveva raffreddata, ma le aveva dato un momento per pensare.
Cattivo, cattivo, don italiano! Grugnì nella sua mente.
Nonostante l'irritazione, lei lottò contro l'impulso di cedere e supplicarlo di scoparla sotto la doccia. Qui i suoi amici e colleghi pensavano che fosse una suora, incapace di reagire a nessun uomo. Ma la verità era che il suo corpo rispondeva solo a un uomo che era il diavolo in persona, da cui Mia non voleva avere niente a che fare.