Capitolo 15 La sua seduzione
Alessandro si avvicinò alla sua auto, tenendo Mia tra le braccia. Tutti intorno a loro erano sbalorditi, lo guardavano a bocca aperta. Non aveva mai mostrato questo tipo di cura e affetto a nessuno prima. Una delle sue guardie del corpo in piedi vicino all'auto aprì rapidamente la portiera, lanciando una rapida occhiata alla donna tra le braccia del suo capo.
Alessandro sistemò Mia con molta attenzione sul sedile posteriore come se fosse di vetro, e salì in macchina, sedendosi accanto a lei. Mia si spostò per fare un po' di spazio tra loro, ma il suo tentativo fu vano perché un attimo dopo Alessandro la prese in braccio e la fece sedere sulle sue ginocchia.
"Mettimi giù, pervertito!" urlò Mia, e l'autista e la guardia del corpo deglutirono a fatica perché nessuno aveva mai osato parlare in quel modo ad Alessandro.
Questa donna sarebbe stata condannata per aver insultato il loro capo. Ma con loro sorpresa, Alessandro non era affatto arrabbiato; sembrava divertito dalla piccola bellezza furiosa seduta sulle sue ginocchia.
Sebbene la sua preoccupazione fosse evidente, visto che il viso di Mia mostrava i tagli dovuti alle percosse, le braccia e le gambe sanguinavano e i vestiti erano strappati, per lui lei rimaneva la donna più bella.