Capitolo 45 Distaccamento
Dopo colazione, Mia si fermò accanto alla finestra a tutta altezza, ammirando la vista. Il caldo sole sorgeva alto nel cielo, gettando una luce brillante sul paesaggio innevato. La neve scintillava mentre la luce del sole cadeva su di essa, creando una scena ipnotizzante. Le strade erano sgombre, consentendo al traffico di muoversi facilmente.
"Mia!" La voce profonda e virile di Alessandro interruppe la sua fantasticheria, e lei si voltò e lo trovò in piedi sulla porta.
"Andiamo", disse freddamente.
Mia si guardò intorno per controllare ancora una volta se fosse rimasto qualcosa. Il fattorino aveva già preso i bagagli e li aveva portati in macchina. Nella stanza erano rimasti solo i resti delle loro notti di passione, le lenzuola erano ancora testimoni di come si erano aggrovigliati tra le braccia l'uno dell'altra. Ma l'uomo che era stato così passionale e seducente la notte prima sembrava un mondo lontano dal magnate degli affari indifferente e freddo che le stava di fronte ora.
Dopo aver lasciato l'hotel, uscirono e salirono in macchina. L'intero viaggio fu silenzioso. Alessandro sembrava assorto nella guida, senza nemmeno tentare di iniziare una conversazione. Mia fissava fuori dal finestrino, con la mente che correva. Aveva dormito con lei d'impulso, spinto dal freddo e dalla febbre? Ora si stava pentendo della loro notte insieme, ed era per questo che non voleva parlare? Il silenzio tra loro era soffocante, ogni momento prolungava la sua auto-recriminazione e confusione.