Capitolo 41 Dolcezza sovraccarica
Mia trattenne il respiro alle sue parole, ma si costrinse a mantenere la calma. "Appartengono a te?", ripeté, con un luccichio di sfida negli occhi. "L'ultima volta che ho controllato, le persone non sono beni, signor Valentino."
Gli occhi di Alessandro brillarono di divertimento, facendo aumentare la rabbia di Mia.
"Sono Alessandro, tesoro", corresse con dolcezza. "E sai esattamente cosa intendo. Abbiamo già oltrepassato il limite della professionalità, non è vero?"
Mia deglutì a quella menzione, il suo polso accelerò al ricordo del tempo trascorso insieme in macchina. Questa mafia diabolica era molto malvagia.
"Questo non ti dà il diritto di fare supposizioni su di me", ribatté lei, comporre il suo atteggiamento nonostante il battito accelerato del suo cuore. "Posso indossare quello che voglio senza che riguardi te."