Capitolo 25 Il re spietato della mafia
Jack deglutì nervosamente prima di tirare Marco avanti e supplicare: "È lui che ha commesso l'errore di spararti, Don Valentino. Per favore, perdonalo o puniscilo come ritieni opportuno".
"C'è una sola punizione nel nostro campo per chi tenta di uccidere un supremo!" ringhiò Lucas, con voce intrisa di veleno, mentre puntava la pistola contro Jack, assicurandosi che Alessandro potesse spostare il bersaglio.
Tenendo il fucile nella mano sinistra, mentre la spalla destra sanguinava, inzuppando la sua camicia bianca e tingendola di rosso cremisi, il Don della mafia italiana appariva come una figura spietatamente determinata e brutale in missione. Se gli sguardi potessero uccidere, Marco era praticamente morto, tremava come l'inferno e pregava fervidamente per la sua vita.