Capitolo 345
Lucio
Proserpina si era svegliata di nuovo all'alba e si era precipitata in bagno. Lui si era svegliato subito e sentendola vomitare violentemente, si era alzato, seguendola in bagno. Lei si era alzata, barcollando e poi appoggiata al muro, con il viso pallido e lividi viola sotto gli occhi. Senza dire una parola, l'aveva aiutata a lavarsi e a lavarsi i denti perché lei aveva insistito e poi l'aveva aiutata a tornare a letto. In piedi su di lei, con il viso teso per la preoccupazione, l'aveva guardata sorseggiare una tazza di tè leggero che Beatrice aveva portato subito su al suo richiamo. Aveva anche iniettato un sedativo, sempre su istruzioni di Lucien.
Proserpina si era addormentata subito dopo tra le sue braccia, tenendo le sue braccia muscolose al petto. Lui aveva sentito la sua virilità gonfiarsi e sapeva che voleva prenderla ma non così, non quando era così vulnerabile ed esausta, mentalmente e fisicamente dopo la sua ordalia. Dopo molti momenti di angoscia, si era accontentato di infilare il suo duro membro tra le guance del suo culo rotondo. Lei aveva mormorato una leggera protesta, ma lui l'aveva accarezzata, i seni pieni con i capezzoli sodi e si era assicurato che non si svegliasse. La sensazione del suo corpo morbido e caldo che cullava la sua virilità lo aveva tenuto sazio per un po'; ma si era alzato lentamente, attento a non disturbarla ed era andato in bagno a pugni il suo grosso cazzo, incapace di trattenersi. Gemendo, rimase fermo per un po' mentre pensava alla sua donna, gentile, amorevole e così fiduciosa; Cole, il bastardo in ogni senso della parola l'aveva ferita, facendo rivivere i ricordi del suo trauma per mano di Dmitri e Oleg.