Capitolo 40
Proserpina
Ci volle molto tempo prima che trovassi la forza di aprire lentamente gli occhi, mi sentivo esausto e apatico.
Il rumore di qualcuno che si muoveva nella stanza mi costrinse a svegliarmi e gemetti, mentre mi svegliavo lentamente, controvoglia.
Il mio corpo era dolorante e ci ho messo un po' a riconoscere dove mi trovavo.
La stanza terrificante con gli strumenti dall'aspetto minaccioso, le ricche tende rosse, un'atmosfera sinistra tutt'intorno, dove ero stata violentata dall'uomo che aveva dichiarato pubblicamente che ero la madre dei suoi figli e la sua futura moglie.