Capitolo 42
Proserpina
Lucien è stato via per più di tre mesi e mezzo.
Mi mancava, le notti erano lunghe senza le sue mani ruvide che mi scivolavano addosso, stringendo, sondando e risvegliando in me un bisogno che non sapevo nemmeno esistesse prima che lui irrompesse nella mia vita. Giacevo, avvolta nelle lenzuola, fissando il tramonto mentre la notte svaniva, lasciando il posto all'alba grigia prima di addormentarmi a tratti. Era solo il regime yoga che seguivo che mi manteneva in forma.
E sano di mente.
Dormivo nel pomeriggio insieme ai miei gemelli, nuotavo con loro, giocavo con loro ed evitavo di avvicinarmi alla parte della casa in cui spesso si presentavano i suoi uomini.