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Indice

  1. Capitolo 51
  2. Capitolo 52
  3. Capitolo 53
  4. Capitolo 54
  5. Capitolo 55
  6. Capitolo 56
  7. Capitolo 57
  8. Capitolo 58
  9. Capitolo 59
  10. Capitolo 60
  11. Capitolo 61
  12. Capitolo 62
  13. Capitolo 63
  14. Capitolo 64
  15. Capitolo 65
  16. Capitolo 66
  17. Capitolo 67
  18. Capitolo 68
  19. Capitolo 69
  20. Capitolo 70
  21. Capitolo 71
  22. Capitolo 72
  23. Capitolo 73
  24. Capitolo 74
  25. Capitolo 75
  26. Capitolo 76
  27. Capitolo 77
  28. Capitolo 78
  29. Capitolo 79
  30. Capitolo 80
  31. Capitolo 81
  32. Capitolo 82
  33. Capitolo 83
  34. Capitolo 84
  35. Capitolo 85
  36. Capitolo 86
  37. Capitolo 87
  38. Capitolo 88
  39. Capitolo 89
  40. Capitolo 90
  41. Capitolo 91
  42. Capitolo 92
  43. Capitolo 93
  44. Capitolo 94
  45. Capitolo 95
  46. Capitolo 96
  47. Capitolo 97
  48. Capitolo 98
  49. Capitolo 99
  50. Capitolo 100

Capitolo 345

Lucio

Proserpina si era svegliata di nuovo all'alba e si era precipitata in bagno. Lui si era svegliato subito e sentendola vomitare violentemente, si era alzato, seguendola in bagno. Lei si era alzata, barcollando e poi appoggiata al muro, con il viso pallido e lividi viola sotto gli occhi. Senza dire una parola, l'aveva aiutata a lavarsi e a lavarsi i denti perché lei aveva insistito e poi l'aveva aiutata a tornare a letto. In piedi su di lei, con il viso teso per la preoccupazione, l'aveva guardata sorseggiare una tazza di tè leggero che Beatrice aveva portato subito su al suo richiamo. Aveva anche iniettato un sedativo, sempre su istruzioni di Lucien.

Proserpina si era addormentata subito dopo tra le sue braccia, tenendo le sue braccia muscolose al petto. Lui aveva sentito la sua virilità gonfiarsi e sapeva che voleva prenderla ma non così, non quando era così vulnerabile ed esausta, mentalmente e fisicamente dopo la sua ordalia. Dopo molti momenti di angoscia, si era accontentato di infilare il suo duro membro tra le guance del suo culo rotondo. Lei aveva mormorato una leggera protesta, ma lui l'aveva accarezzata, i seni pieni con i capezzoli sodi e si era assicurato che non si svegliasse. La sensazione del suo corpo morbido e caldo che cullava la sua virilità lo aveva tenuto sazio per un po'; ma si era alzato lentamente, attento a non disturbarla ed era andato in bagno a pugni il suo grosso cazzo, incapace di trattenersi. Gemendo, rimase fermo per un po' mentre pensava alla sua donna, gentile, amorevole e così fiduciosa; Cole, il bastardo in ogni senso della parola l'aveva ferita, facendo rivivere i ricordi del suo trauma per mano di Dmitri e Oleg.

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