Capitolo 172
Beth sentì l'acqua fredda colpirle il corpo mentre lasciava la grotta sul fondo del lago. Sbatté le palpebre quando la luce del sole proveniente dalla superficie la colpì. La creatura la fece risalire in superficie con la stessa rapidità con cui l'aveva trascinata giù la prima volta. Il corpo di Beth emerse dalla superficie vicino alla cabina e i tentacoli la portarono fino alla riva. Una volta sdraiata sulla spiaggia a un metro e mezzo dal suo asciugamano e dalla borsa da spiaggia, i tentacoli si srotolarono da lei e si ritirarono nell'acqua.
Rimase lì a pancia in giù sulla spiaggia per un po', incapace di muoversi. Il sole era proprio sopra la sua testa mentre lei rimase immobile per un minuto cercando di riprendere fiato. All'inizio tutto era luminoso mentre i suoi occhi si riadattavano. Il suo cervello andava a mille mentre elaborava ciò che era successo. Beth poi emise un lamento di angoscia, i pugni che battevano la sabbia quando si rese conto di aver appena aiutato a far nascere altre dieci di quelle cose in acqua. Si rannicchiò stretta, abbracciandosi le ginocchia e pianse per almeno dieci minuti.
Beth riuscì a riprendersi quando un altro pensiero la colpì. Si arrampicò verso la borsa per prendere l'orologio. I suoi occhi si spalancarono quando lesse la data. "Cinque giorni", sussurrò con orrore. Era lì sotto da quasi una settimana! Quella creatura l'aveva usata per così tanto tempo? Si voltò a guardare l'acqua spaventata come se i tentacoli della creatura sarebbero tornati su per lei presto. Invece, vide grandi foglie di ninfea al centro del lago che prima non c'erano.