Capitolo 20
Ho gemito quando la punta ha iniziato a entrare in me, l'uomo era ancora grosso ed erano passate solo poche ore dall'ultima volta. Mantenendo il suo posto si è chinato e mi ha morso il collo, leccando il segno del morso che aveva fatto prima.
Il morso era come una nuova zona erogena, che inviava piccole scariche di sensazioni che mi attraversavano la figa. Inclinai i fianchi per prenderne di più. Lui obbedì e presto si sedette completamente, leccando e mordicchiando il segno del morso.
Facendo scorrere le mani lungo la sua schiena, si fermarono sul suo sedere scolpito. Ogni volta che si strusciava contro di me, sentivo delle scosse elettriche che mi risalivano la spina dorsale e gemevo quasi ininterrottamente.
Accelerando il passo Joel appoggiò il suo peso su di me e mi afferrò i fianchi con entrambe le mani. Inclinando il bacino e allargando ulteriormente le gambe, mi chiesi che puttana dovessi sembrare presa così duramente sul pavimento.
"La mia puttana," mi sussurrò all'orecchio premendo il suo bacino contro il mio. "Dillo, dimmi che sei mia."