Capitolo 16
Caddemmo sul letto ancora uniti e ansimanti. La pelliccia sulla mia schiena stava lentamente tornando pelle. La mano umana di Joel si alzò per accarezzarmi delicatamente il braccio mentre ci riposavamo. Il suo respiro pesante mi riempì le orecchie e mi crogiolai nella beatitudine post orgasmica.
Un leggero rumore verso la porta catturò la mia attenzione e Nate apparve sulla soglia alzando il naso e annusando l'aria. Strillai e cercai di coprirmi, ma Joel si limitò a ridere.
"Scusate l'interruzione, mio Alpha. Ho sentito l'ululato e ho pensato che fosse una buona cosa. Ma ormai non si può più stare troppo attenti", ha detto Nate.
Joel mi abbracciò e mi tirò a sé baciandomi la testa. "Ottima cosa, vecchio amico, però avremo bisogno di una chiave per queste manette."
"Bene capo, torno tra un minuto", disse Nate chiudendo la porta e uscendo.