Capitolo 47
Il cazzo del lupo era caldo e duro dentro di me. Il suo ritmo era frenetico e animalesco. Joel non mi aveva mai preso con la ferocia con cui lo faceva ora. Sentii la pressione crescere nel mio ventre. Per sbaglio guardai oltre i bordi del cerchio di pietre. Vidi lupi sopra donne che li prendevano con la stessa urgenza con cui Joel prendeva me.
Era troppo. La sensazione fisica si univa alle immagini intense che ci circondavano. Il mio controllo scattò e mi avvicinai alla sua lunghezza urlando il suo nome.
Il lupo ringhiò piano dietro di me e poi schioccò le mascelle al primo morso. Faceva un male immenso, la forza delle sue mascelle era contenuta, ma presente. Mentre i suoi denti affondavano nella mia pelle e il sangue cadeva sulla piattaforma, qualcosa cominciò ad accadere.