Capitolo 159
Jack Frost esitò, non gli piaceva la decisione, ma si inchinò comunque. "Sarà fatto."
"Guardian Butler", disse poi la Regina mentre gli porgeva la mano, "ci incontreremo con le altre Stagioni e i loro Guardiani. Penso che la tua... unicità, si rivelerà utile per convincere gli altri della nostra situazione".
Daniel si fermò, lanciando un'occhiata a Lily che annuì e lo spinse. "Vai", disse con incoraggiamento, alzandosi in punta di piedi per dargli un leggero bacio sul naso. "Ho dei doveri a cui devo sbrigare le faccende qui."
"Tornerò subito", promise Daniel. "Spero..." aggiunse sottovoce mentre prendeva la mano tesa della Regina.
Immediatamente ci fu un vortice di luce e vento intorno a loro. Daniel si sentì come se stesse cadendo, come se fosse appena stato buttato fuori da un aereo per fare paracadutismo. Si chiuse la bocca e represse l'impulso di urlare. La sensazione svanì in un attimo quando sentì uno scossone quando i suoi piedi toccarono terra. Daniel sbatté le palpebre un paio di volte e vide che si trovavano in un'altra grande caverna di qualche tipo che era divisa in quattro colori con una singola roccia piatta al centro. Lui e la Regina erano nel quarto della stanza della caverna che era blu e bianco come il ghiaccio glaciale; persino il muro, il pavimento e il soffitto da parte loro sembravano un ghiacciaio. A sinistra c'era un quadrante giallo e bianco con accenni di verde e marrone dappertutto e i suoi contorni gli ricordavano una dolce, ondulata collina erbosa dopo uno scioglimento. Deve essere per la primavera... rifletté.