Capitolo 113 Tassa fredda
Sono esausta. Lo siamo entrambi. Crolliamo sul letto nel momento in cui entriamo nella sua stanza nella casa di Josef, ansimando pesantemente come se avessimo corso una maratona. La mano di Ben cerca la mia; scoppia a ridere e io mi unisco a lui.
Fissando il soffitto, intreccio le mani dietro la testa. Lui mi dà una gomitata. "Ehi, tesoro."
Arrossisco. Ben non mi ha mai chiamata tesoro. "Ehi."