Capitolo 29 Fai attenzione
È stupido. Potrei essere perseguito per questo, ma ci penso ancora. Come il dito di Ben mi ha toccato le labbra.
Oddio, sono così disperata e stupida a pensare di baciare il tizio che mi tratta come una gomma da masticare sulla scarpa. La notte scorsa ho fatto un sogno in cui mi chiedeva di uscire. Premo un altro dito sulle labbra, traccio l'arco di Cupido come ha fatto Ben. Le farfalle svolazzano nella mia pancia al pensiero di baciarlo sul palco, lui deve interpretare Romeo, io sarò Giulietta. La mia voce interiore prende in giro la mia favola e un leggero sospiro mi sfugge. Sto di nuovo correndo troppo. Maria mi dà una gomitata sulla spalla, esco di scatto dalla mia fantasticheria, cercando disperatamente di cancellare il sorriso compiaciuto dalla mia faccia, ma mi rimane attaccato.
" Cosa?" urlo quando muove le sopracciglia in modo suggestivo come se mi avesse beccato con una mano nel barattolo dei biscotti. "Maria. Parla ora o taci per sempre." Le sue sopracciglia si alzano ancora di più, mi ammicca e io roteo gli occhi. Lo fa spesso, ti rende così nervoso che inizi a confessare crimini sconosciuti. "Bene, non dirlo."