Capitolo 13 Non capisco niente
Ho di nuovo il trucco perché la strega mi ha graffiato il viso.
Il promemoria mi fa serrare la mascella, ma l'immagine dei suoi capelli ricoperti di glitter, lo shock impresso sul suo viso impeccabile mi fa sorridere un po'. Mi asciugo la guancia, corrugando la fronte per i miei polpastrelli ricoperti di fondotinta e il mio corpo vibra di rabbia. Non posso perdonarlo, non lo perdonerò mai, anche se è stato lui a portarmi dall'infermiera dopo che sono svenuta. Non avrebbe mai dovuto interferire, l'avrei trattata come si deve. Mi batto i pugni sulle cosce, determinata a ignorare il ragazzo che appare con la coda dell'occhio. Il signor Sam scarabocchia ancora un po' sulla lavagna, seguito da una lunga spiegazione.
Dicono che capisci il testo di una canzone quando sei triste, ma in verità, capisci meglio il calcolo quando sei triste. Il signor Sam pone una domanda alla classe, mi sorprendo ad alzare la mano. La sua esitazione a chiamarmi mi brucia un po', ma la capisco. Abigail sogghigna mentre mi dirigo verso la parte anteriore della classe, si arrotola i capelli attorno alla matita e mi rivolge un sorriso falso. Se non fosse così stronza, mi sarei scambiata di posto con lei così che potesse avere una possibilità con la sua cotta. Non mi piace sedermi accanto a lui.