Capitolo 319
Proserpina
Lei non disse nulla, le braccia incrociate sul seno abbondante, respirando rapidamente mentre lo fissava. Con un sussulto, notò il pendente scintillante che giaceva nella valle dei suoi seni pieni, il medaglione che significava che la possedeva. Glielo aveva regalato, glielo aveva messo al collo, una sottile catena d'oro con una piccola chiave come medaglione, diamanti che scintillavano contro la sua pelle calda. Amava prenderlo in bocca mentre si accoppiava con lei, tirandolo con i denti, guardando il suo viso mentre la montava e la cavalcava. E poi, affondando i denti nei suoi monticelli, passando alle sue mammelle mature e sode che erano state allattate dai suoi figli, tutti e sei.
Cazzo pensò, il suo viso si oscurò di passione, ma voleva prenderla lì, ora, selvaggiamente, marchiarla così profondamente con il suo duro c*zzo, che non avrebbe mai guardato un altro uomo, di certo non Schwartz, non con quella dolce espressione di fascino. Il disagio intorno al suo inguine gli fece desiderare di spostarsi; invece, si mosse verso di lei.