Capitolo 229
Proserpina
Non avevo ancora visto il resto della "ciurma" di Lucien, come lui la chiamava seccamente. Quindi ero emozionato di sapere che finalmente avrebbero avuto il permesso di venire a trovarmi quel pomeriggio.
Ero appena lavata e la tata mi aveva spazzolato i capelli, le lunghe ciocche color mogano finalmente lucide e pulite, disse raggiante l'infermiera, che si chiamava Camilla. Con delicatezza, con attenzione, distese i grovigli selvaggi.