Cap. 82: Qui non sei tu il capo, cugino.

(Punto di vista di Alex)

Non ero sicuro di fidarmi di questo tizio romano. Dopotutto è un cacciatore. Lo sono tutti. Per quanto stessi iniziando a provare simpatia per i nonni di April, non significava che mi fidassi di loro. Soprattutto con April. Era troppo fiduciosa, troppo ingenua riguardo al nostro mondo. So che sa cavarsela in una lotta, ma dopo tutto quell'incidente con Henry mi preoccupavo molto di più della sua salute emotiva. So che non è ancora tornata del tutto alla normalità. Lo nasconde abbastanza bene a tutti gli altri, ma non a me.

E parlando di Henry e della sua banda... Ho dovuto comunque avere a che fare anche con loro. Mi sono preso del tempo per dare a Dylan la possibilità di ottenere qualcosa di utile, ma finora non ci è riuscito. Penso che forse è ora di accendere un fuoco sotto di loro. Forse se io e i ragazzi andiamo laggiù e sfoghiamo un po' delle nostre frustrazioni sui loro miseri c**i, saranno più propensi ad aprirsi quando ce ne saremo andati. Sì, sembra un buon piano. Anche se non si aprono, riusciamo a liberarci da un po' di stress.

Per ora? C'è della ricerca da fare. Vediamo se Roman è bravo come dicono i suoi nonni.

Con questo pensiero ho aperto la porta della sala conferenze 3. Austin, Jeremy e Conner erano già dentro, quindi hanno alzato lo sguardo quando siamo entrati e tutti e tre hanno inarcato un sopracciglio quando Roman è entrato e io ho semplicemente dato loro lo sguardo "Te lo dirò dopo". Dopo le presentazioni ci siamo messi al lavoro. Ho cercato di prendere la cosa sul serio, ma Roman continuava a contraddirmi e prima che mi rendessi conto di cosa fosse successo aveva preso il sopravvento. Ero silenziosamente furioso per questo quando April ha parlato nella mia testa. "Zander? Perché Roman dà ordini e tu te ne stai seduto a lasciarglieli fare?" Sembrava incazzata e mi sono chiesto dove volesse arrivare quando ho risposto, "Donno, perché non chiedi al tuo nuovo cugino. Sembra pensare di saperne più di chiunque altro". Mi ha inarcato un sopracciglio e ho capito quanto probabilmente fosse stato duro. Dopotutto, non aveva fatto nulla per incoraggiare il suo comportamento. Non so perché mi comporto in questo modo.