Cap. 90: Che bel modo di iniziare un compleanno!
(Punto di vista di aprile)
" Buon compleanno, Lexi-poo!" Non so chi abbia ringhiato più forte, io o Alex. Tutto quello che so è che, pronunciando quelle parole, ho voluto ucciderla.
Badate bene, non erano esattamente le sue parole. Era il pacchetto generale. Il tono di voce seducente, i vestiti succinti, il cupcake che aveva infilato tra quei due flaccidi grumi sul petto che chiamava t**b, che esibiva muovendo le spalle. Peccato che non ci fosse una fottuta candela nel cupcake, altrimenti avrei acceso volentieri quella dannata cosa. Con un fottuto lanciafiamme. "Che cazzo, Alli? Vattene via!" disse Alex e iniziò a sbatterle la porta in faccia. "Volevo solo essere tra i primi a farti gli auguri di buon compleanno, tesoro." Disse, tutta imbronciata. Per fortuna, lui non ci stava credendo perché disse, "Beh, congratulazioni. Sei riuscita a essere la seconda persona a farmi gli auguri. Grazie. Ora vattene via!!" Mentre stava per chiudere di nuovo la porta, lei ci mise una mano sopra ed entrò nel modo più disinvolto possibile.
Ebbe il coraggio di leccarsi le labbra per la fame mentre i suoi occhi gli scrutavano il corpo e con quello ne ebbi abbastanza. Strinsi i denti e ringhiai, "Porta i tuoi dannati occhi sul pavimento o sui suoi occhi ma tienili lontani dalla merce, cugino, o sarà l'ultima cosa che i tuoi occhi intravederanno mai." Onestamente, non so da dove salta fuori. Ma Raine apparentemente era totalmente d'accordo quando ringhiò, Accidenti, certo! Tireremo fuori volentieri quelle biglie grigie dalla tua brutta testa con un cucchiaio d'argento smussato, troia! Ci avrei riso se non fossi stata così incazzata. Alex si avvicinò al divano e prese una delle sue magliette che aveva lasciato in giro e se la infilò, immagino per calmarmi, mentre Alli mi guardò e sorrise mentre diceva felice, "È quasi mezzanotte, cara cugina. Vedremo di chi è proprietà tra qualche minuto".
Aggrottai la fronte alle sue parole mentre Alex si stava scagliando contro di lei per quello che aveva detto. "Non sono proprietà di nessuno, Allison! E non ho bisogno che arrivi mezzanotte per sapere chi è il mio compagno! Ora... Vattene... FUORI!!" Lui stava urlando, ma qualcosa non andava. Lei era troppo calma, troppo sicura di sé. Rimase lì ferma con un sorrisetto. E poi notai il suo sguardo verso il basso e seguii il suo sguardo per vederla controllare l'orologio sul suo telefono.