Capitolo 32
Enzo
Gli occhi di Nina si spalancarono quando finalmente le dissi la verità.
" No," disse, camminando avanti e indietro e strofinandosi la testa. "Questo non è reale. I lupi mannari non sono reali. Gli scheletri parlanti non sono reali!"
Sospirai e mi alzai, avvicinandomi a lei.
" Guarda", dissi, scostando il tessuto strappato dei miei jeans per mostrarle la mia ferita. Stava già guarendo. La carne lacerata dall'attacco dello scheletro si stava ricomponendo senza lasciare nemmeno una cicatrice. Persino il sangue scomparve. Quando Nina vide la mia gamba guarire, barcollò all'indietro contro il muro, il petto che si sollevava mentre respirava pesantemente. "Devo stare sognando", disse. La guardai in silenzio mentre si pizzicava il braccio per cercare di svegliarsi.