Capitolo 243
"Lo farò", mi passai le dita tra i capelli e mi lasciai cadere sul letto, sentendo il materasso morbido sprofondare sotto di me. Il peso delle emozioni della giornata mi opprimeva e faceva sembrare persino il semplice atto di sedermi un compito monumentale.
"Ho solo bisogno di tempo."
Gli occhi di Clara si addolcirono per la preoccupazione, ma la sua voce rimase ferma.
"Beh, non hai quel tempo," cominciò a tirarmi su con delicatezza ma con insistenza. "Perché io vado al club e tu vieni con me."
Sentii un'ondata di resistenza crescere dentro di me.