Capitolo 14
L'aria fredda della notte mi colpì il viso mentre entrambi uscivamo di corsa dalla porta e i peli del mio braccio si rizzarono. Ero ancora alle prese con l'informazione che il proprietario del bar era quello che avevo visto nella mia Villa.
Avevo tutto il diritto di chiamare la polizia per lui in quel momento e magari far perquisire questo posto. Voglio dire, quel giorno aveva una pistola ma io non avevo prove. Rabbrividii, scrollandomi di dosso la sensazione che mi aveva travolto mentre ricordavo la sensazione del metallo dietro la schiena.
Ancora perso nei miei pensieri, Mark mi spinse in macchina. Mi sistemò frettolosamente e bruscamente la cintura di sicurezza intorno come se fossi un bambino che doveva portare a casa immediatamente.
"Dove mi stai portando?!" Tirai goffamente la cintura mentre lanciavo la domanda alla sua figura in movimento. Lui girò intorno all'auto. L'auto tremò leggermente mentre lui saliva e sbatteva la portiera.
Il suo viso era impassibile, lo sguardo fisso davanti a sé, mentre ignorava sfacciatamente tutte le domande che gli ponevo.