Capitolo 36
I suoi incessanti colpi mi distolsero dai miei pensieri.
"Entra", dissi con calma, prendendomi il tempo necessario prima di rispondergli.
Lui ha continuato a fare irruzione, ma non ha bussato alla mia porta sul muro. "Perché hai licenziato metà della squadra?!" chiese con arroganza.
Lo guardavo incredulo. In quei tre anni, il magro Richie se n'era andato, ora sfoggiava muscoli sporgenti e un corpo tonico. Il suo viso raccontava di quanto se ne prendesse cura e il suo abbigliamento costoso urlava i racconti della vita sfarzosa che doveva vivere.
Scossi la testa. Riuscivo a vedere da dove proveniva tutto questo. L'orgoglio, la sicurezza.