Capitolo 229
Sapevo che sotto tutta la durezza, il sarcasmo e la spavalderia indifferente di Scarlet, lei era ancora una persona molto brillante, divertente e premurosa. Forse è per questo che si era innamorata così tanto del libertino Luigi in primo luogo. Era triste che l'uomo di cui era follemente innamorata fosse stato ucciso.
La nostra tregua fu infranta dal ronzio dell'auto di Tavon che entrava nel complesso, con gli pneumatici che scricchiolavano sulla ghiaia all'esterno.
Scarlet e io ci irrigidimmo istintivamente a quel suono.
Si alzò rapidamente e spense la sigaretta.
"Devo andare al mio posto di servizio", disse bruscamente, la leggerezza che svanì dalla sua voce. E con appena uno sguardo alle spalle, se ne andò a grandi passi, lasciandomi solo sulla terrazza.