Capitolo 98
La pelliccia bagnata indicava che era l'ibrido che ora mi stava prendendo. Una mano artigliata si è spinta sotto di me e mi ha afferrato un seno, l'altra mano mi ha tenuto il fianco. Il polpastrello di quel pollice artigliato e feroce mi ha accarezzato il ricettivo ano, stuzzicandomi.
La pelliccia bagnata indicava che era l'ibrido che ora mi stava prendendo. Una mano artigliata si è spinta sotto di me e mi ha afferrato un seno, l'altra mano mi ha tenuto il fianco. Il polpastrello di quel pollice artigliato e feroce mi ha accarezzato il ricettivo ano, stuzzicandomi.
Una spinta poderosa dopo il suo nodo era saldamente incastrato e il suo breve respiro affannoso indicava che si stava avvicinando alla fine. Lo ero anch'io. Il nodo mi sfregava da dentro a fuori e sentii l'orgasmo iniziare a raggiungere il culmine.
Urlando il suo nome sopra il lago, mi aggrappai con tutte le mie forze al masso scivoloso su cui ero. Il suo ululato ultraterreno quasi lo coprì mentre si contorceva dentro di me.
La pelliccia si è ritirata e il corpo di Joel si è rimpicciolito, trascinandomi giù nell'acqua. Eravamo completamente bloccati e sembrava che uscire dal lago sarebbe stato piuttosto sgraziato. Con il branco che guardava, non ero sicuro di voler barcollare in giro attaccato al cazzo di Joel. Ha riso ad alta voce al quadro che avevo dipinto di noi.